Manchester United, la crisi infinita del dopo Ferguson

Fuori due, Manchester City e Arsenal, probabilmente tre, il Tottenham battuto 3-1 in casa all’andata in Europa League dal Benfica. Tra oggi e domani il calcio inglese potrebbe rimanere senza Europa. Stasera rischia un po’ il Chelsea di Mourinho dopo l’1-1 di Istanbul con il Galatasaray, giustiziere della Juve. Domani rischia moltissimo il Manchester United di Moyes, battuto 2-0 all’andata dalla squadra più scipita degli ottavi di Champions League, l’Olympiacos di Atene guidato dall’ex nazionale spagnolo Michel. Come si dice: serve l’impresa, ma per farla ci vuole la squadra. Non certo quella che tre settimane fa è stata umiliata dai greci, vicini al bersaglio sette volte mentre i Red Devils, in adeguata maglia nera, hanno tirato un solo pallone, altissimo, a 8 minuti dalla fine con Van Persie. Nomi sublimi per prestazioni al confine con l’indecenza calcistica, dal solitario Rooney a Vidic già proiettato all’Inter, dal pensionabile Ferdinand all’inquieto Evra, dal diafano Young ai «voglio ma non posso» Smalling e Cleverley, passando dal portiere De Gea, un ex giovane che spesso si arrende all’evidenza di una difesa che non gli dà riparo. «Il mio peggior United », lo ha definito Moyes che sembra dimenticarsi le scoppole prese in patria, ultima solo per cronologia quella di domenica in casa contro il Liverpool: 3-0 per i Reds, con doppietta dell’infinito Gerrard e rete del cattivo, ma implacabile Suarez. Lo United, campione di Premier in carica con 20 titoli tondi in bacheca, è già ampiamente fuori dai giochi, lontano 18 punti dalla capolista Chelsea, con altre cinque squadre davanti. Fra queste, perfino l’Everton di Liverpool, guidato da David Moyes per 11 stagioni filate (2002-2013) senza aver mai centrato titoli, ma soltanto tre nomine a miglior allenatore dell’anno.

A lui sir Alex Ferguson l’8 maggio 2013 ha consegnato la spaventosa eredità del Manchester United dopo 27 anni di trionfi (38). Fergie aveva capito che il magnate statunitense Malcom Glazer non poteva più reggere il confronto economico con le concorrenti, soprattutto con i dirimpettai del City foraggiati dallo sceicco Mansur o con il Chelsea del sultano russo Abramovic. Così ha passato appena in tempo il testimone del declino al concittadino di Glasgow, e Moyes ha vinto d’inerzia la Supercoppa d’Inghilterra, in finale contro il Wigan retrocesso, prima di vedere i Red Devils scivolare in una deriva incontrollabile. Con un gesto di pietà nei confronti dei suoi tifosi irriducibili, un’agenzia inglese di scommesse ha deciso di rimborsare tutte le puntate sul successo dello United in Premier League. Lo stesso Ferguson, mosso da senso di colpa, ha difeso l’erede: «Anch’io all’inizio rischiai l’esonero e ci vollero tre anni per vincere il primo torneo». Ai Diavoli Rossi restano solo i ricordi e l’ultima opportunità: quella di domani a Old Trafford per ribaltare greci e destino.

Federico Pistone

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