Suarez e il test di italiano

Sofia Balbi è un buon inizio ma non basta. La moglie, sposata da Luis Suarez nel 2009 e risposata dieci anni dopo, garantisce un pezzo di passaporto italiano grazie all’origine friulana di papà, architetto o bancario è tema di oziose dispute genealogiche. Quel che è certo è che il Pistolero, se vuole l’intero lasciapassare per l’Italia — dove l’aspetta la Juve già completa dei due extracomunitari McKennie e Arthur —, dovrà passare un test, previsto dal Decreto Salvini del 3 dicembre 2018. L’esame è in programma tra pochi giorni, il 17 settembre a Perugia, ore 10, Università degli Stranieri. Basterà, si fa per dire, passare il livello B1 di conoscenza della lingua italiana, cioè garantire l’80% delle risposte esatte in un test diviso in quattro sezioni. Prima: ascolto di sei dialoghi e due monologhi di attualità con domande finali. Seconda: comprensione di una lettura e riflessione grammaticale. Terza: stesura di testi a tema. Quarta: esame orale. Detto così non promette bene. Poi si va a frugare nei test delle precedenti sessioni e l’ansia anziché stemperarsi si impenna. Perché non si chiede solo la perfetta comprensione della lingua — Suarez mastica giusto qualche parola — ma anche una raffinata interpretazione psico-grammaticale che falcerebbe anche molti dei colleghi italiani. Uno dei possibili esercizi che l’uruguaiano potrebbe essere costretto a risolvere è il seguente: «Il servizio “Cercalloggio Umbria” fa incontrare domanda e offerta di case per studenti. Non tutti possono mettere le loro offerte su “Cercalloggio Umbria”, prima è necessario registrarsi. Questo assicura un controllo sugli alloggi proposti. Gli annunci pubblicati sono poi visibili da tutti. Domanda: la registrazione è necessaria  per chi vuole…»: A) cercare un appartamento. B) leggere le offerte di appartamenti. C) proporre un appartamento in affitto. L’impressione è che Suarez abbia il 33,3% periodico di mettere la crocetta sulla C (la risposta corretta). Per l’uomo da 400 gol in 575 gare tra Ajax, Liverpool e Barcellona c’è una quarta risposta possibile: scusate, ma con 25 milioni di ingaggio non avrò certo bisogno di consultare Cercalloggio, l’Umbria me la compro. E, in caso di esame fallito, resta l’opzione morso. Intanto Koeman non lo ha convocato per gli allenamenti. Tra il «dentone» e la Juve ora c’è solamente un test, ma è senza palla.

Federico Pistone 

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