Su Sette, settimanale del Corriere della Sera, lo scrittore Antonio D’Orrico recensisce, in maniera assai lusinghiera, il Tutto Conte di Federico Pistone, scrivendo, fra l’altro: “Non pensavo ci fosse qualcuno che ama le canzoni di Conte più di me”.

Federico Pistone (collega, interista) mi ha tolto un grande senso di colpa. Anni fa avevo pensato di scrivere un libro che raccontasse una alla volta le canzoni di Paolo Conte. Lo avevo accennato anche al Maestro. Non l’ho mai fatto e il mio senso di colpa si è acuito ogni giorno di più. Quel libro lo ha fatto ora Pistone: Tutto Conte. Il racconto di 240 canzoni (Arcana, che brava casa editrice!) e somiglia moltissimo a quello che io non ho scritto. Pistone è sfavillante, molto più bravo di quanto sarei stato io. Ecco come narra la genesi di Wanda (Stai seria con la faccia), capolavoro nato dalla prima volta che Paolo fu portato al mare dalla mamma Tina sul cassone del camion dell’amico Ferruccio e della moglie Wanda. Il bambino (ha otto anni, siamo nel 1945 a guerra appena finita: epoca decisiva per la poetica del musicista) in quella gita scopre, oltre al mare, «le banane e il pane bianco». Wanda, per Pistone, è il sequel di Azzurro «di cui condivide il ritmo e un’assonanza nel refrain, ma soprattutto “il pugno di felicità” che squarcia la malinconia» con una musica «marciabile, popolare, commovente».

Oppure prendiamo Bamboolah, uno dei pezzi più struggenti del Canzoniere contiano (nulla da invidiare a quello di Petrarca). Con un colpo di genio, Pistone intravede in Bamboolah una Lolita di Nabokov più sofisticata. Il suo Humbert Humbert è «un amante ormai antico e sottomesso, gonfio di mestizia e di ironia». Quello che canta: «sono un pesce da friggere». Quello la cui sagoma «ciondola come la palma che dondola». La chiusura del brano ci frigge definitivamente. Scrive Pistone: «Il sassofono finale è uno strazio di rassegnazione, accompagnato da qualche accordo di piano distorto ad arte per un dolente e profondo racconto di amore e morte». Non pensavo ci fosse qualcuno che ama le canzoni di Conte più di me. È l’autore di questo libro, la duecentoquarantunesima canzone del Maestro. Honoris causa.

di Antonio D’Orrico

Il libro di Federico Pistone, edito da Arcana nell’aprile 2019, rientra nella collezione dedicata alla musica d’autore italiana, con l’analisi e la genesi delle produzione complete dei grandi cantautori come Fabrizio De André, Francesco De Gregori e Francesco Guccini.

Leggi la recensione su PDF di sette
Tutto Conte