Ganbat a Milano
L’Orda d’oro cala su Milano in una mostra di dipinti del pittore tradizionalista mongolo Nyamaa Ganbat. Spettacolari combattimenti a cavallo, epiche battaglie navali, ritratti del condottiero Gengis Khan, proposti con una tecnica antica, chiamata Mongol zurag: i colori vengono realizzati con pigmenti naturali estratti dalla terra o dalla vegetazione mongola, le immagini sono senza prospettiva, luci e ombre. È il gioco di livelli cromatici a restituire l’emozione degli avvenimenti che hanno generato nel XIII secolo l’impero mongolo, il più grande della storia. Ganbat, 42 anni di Ulaanbaatar, è uno dei rappresentanti di spicco di questa suggestiva scuola pittorica. Tra le sue opere, la scenografia del balletto «Romeo e Giulietta» allestito al Teatro dell’Opera della Mongolia. La mostra, per la prima volta a Milano, sarà esposta dal giovedì al 26 novembre al Laboratorio sperimentale di arti visive in via Plinio 46, con inaugurazione alle 18,30. Oltre all’artista sarà presente il console onorario della Mongolia Gantuya Tsevegdorj.
Federico Pistone
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