I 100 anni del Lecco

LECCO — A Lecco hanno deciso che è un secolo tondo. Fa testo l’anno—1912—impresso da sempre sullo stemma, e non la vera data di costituzione, il 22 dicembre 1913, quando l’assemblea straordinaria della Canottieri decideva la nascita dei blucelesti del pallone. Anno più anno meno, lunedì alle 21 sarà grande festa alla Camera di Commercio di Lecco per il Centenario della squadra che ha fatto innamorare e arrabbiare intere generazioni dei tifosi tra i più caldi della Lombardia e ha raccontato negli anni Sessanta tre incredibili stagioni in serie A sotto il presidentissimo Mario Ceppi a cui è dedicato— in compartecipazione con Mario Rigamonti, ex bluceleste e difensore del Grande Torino — lo stadio incoronato dal Resegone, dalla Grigna e dalle altre leggendarie vette lecchesi.

La svolta nel campionato 1959-60 con l’allenatore Piccioli, il capitano Gotti e il fuoriclasse ungherese Nyers: il Lecco accompagna Torino e Catania in serie A e diventa la prima squadra di una città non provincia della massima serie. Un’impresa che non cambia le semplici abitudini dei blucelesti: il quartier generale resta la «casa degli scapoli» di Pescarenico, poi tutti insieme al campo per l’allenamento e al sabato pomeriggio relax «obbligato» al cinema prima di una cenetta in un’osteria del lungolago e a nanna presto in vista della partita della domenica.

Allo stadio i giocatori del Lecco ci vanno a piedi portandosi il borsone con la tenuta di gioco e le scarpe. E a volte anche le grandi ci lasciano le penne: nella prima annata di serie A i blucelesti bastonano la Grande Inter, il Napoli di Amadei, il Torino capitanato da Bearzot, il Bologna di Bulgarelli e Vinicio e la Lazio di Bernardini, mentre la Juve di Boniperti, Charles e Sivori e il Milan di Rivera e Altafini tremarono strappando il 2-2. Per la festa del Centenario ci saranno quattro blucelesti formato serie A: Meraviglia, Azzimonti, Pasinato e Duzioni, ma dal Brasile manderà un saluto in diretta anche «Gringo» Clerici, scoperto in Brasile da Ceppi e poi diventato goleador in tutta la penisola. La rievocazione di lunedì sarà una vera passerella all’insegna della nostalgia. Oggi, dopo vicende alterne, culminate con la folcloristica parentesi estiva di Joseph Cala, il Lecco è tornato ai lecchesi. Si riparte dalla serie D con una squadra giovane ma ambiziosa. Altri cento di questi anni, vecchio cuore bluceleste.

Federico Pistone

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