Giochi 2024, Roma è pronta ma è già derby con Milano

«E adesso possiamo candidarci seriamente a ospitare l’Olimpiade del 2024». Il premier Enrico Letta raccoglie l’assist dell’assegnazione giapponese dei Giochi 2020, che significa il successivo «cerchio» europeo per l’edizione numero 33, sempre che non sbuchi l’ipotesi africana. «Quanto è successo a Buenos Aires mi fa pensare che nell’agenda 2024 l’Italia possa candidarsi. Il nostro — ha detto Letta—è un Paese straordinario, ci impegniamo tutti, ma se abbiamo delle scadenze ci impegniamo meglio». La candidatura per i Giochi sarà uno dei temi su cui ho intenzione di lavorare». «Ora si può sognare», gli fa eco il presidente del Coni Giovanni Malagò. «È stato importante venire a Buenos Aires per vivere in prima persona la realtà dietro un voto così particolare e atipico rispetto alle altre occasioni elettorali. Valuteremo bene la candidatura dell’Italia con tutte le persone preposte e dividere questa responsabilità». «Ci sono le condizioni per candidare Roma a ospitare l’Olimpiade del 2024 — ha assicurato il sindaco Ignazio Marino, che ha oggi fisserà un incontro con Letta — poiché la città possiede i requisiti necessari.

È una strepitosa opportunità di crescita economica e un’ulteriore occasione di recuperare il ruolo internazionale che si addice a Roma e si appoggia su una base considerevole di impianti sportivi già esistenti». Il presidente della Regione Lazio affida a Twitter il suo sintetico ottimismo: «Il 2024 è l’anno giusto per vincere». Ma non tutti esultano. Lo stop del governo Monti alla candidatura romana torna a dividere gli schieramenti. «Se Roma si fosse presentata — dice l’ex sindaco Gianni Alemanno— saremmo stati noi a festeggiare la candidatura con lo stesso entusiasmo che ho visto provare ai membri della delegazione olimpica giapponese». «La scelta di ritirare Roma—infierisce il senatore Pdl Francesco Giro — resterà nella memoria dei dirigenti Cio che potranno fra otto anni considerarci ancora inaffidabili e fragili». Non è d’accordo l’allora ministro dello Sport Piero Gnudi: «Il Governo aveva fatto bene a ritirare la candidatura, spero che entro 4 anni la situazione dell’Italia cambi». Intanto esplode il «derby» Roma-Milano.

Il presidente della regione Lombardia Roberto Maroni ha annunciato un imminente incontro con il sindaco Giuliano Pisapia per preparare le «carte» della controcandidatura milanese. «Vedremo se Pisapia candiderà la città, potrebbe essere una straordinaria occasione». Ne è molto convinto il lombardo Antonio Rossi, olimpionico della canoa (due ori ad Atlanta 1996, uno a Sydney 2000) e assessore allo sport della Regione: «Non voglio accendere diatribe con Roma, ma Milano ha le strutture dell’Expo: con la costruzione di uno stadio e di una piscina nella zona, dopo il 2016, avrebbe ancora pchance». Mancano undici anni, e in mezzo ci sono ancora due Olimpiadi, ma sono già Giochi pesanti.

Federico Pistone

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