Ibra, altro capriccio
MILANO —Non c’è domenica né finale europea che tenga. Il mercato del calcio resta acceso, anzi comincia a scoccare le prime timide scintille dopo un avvio monopolizzato dal caso Mattia Destro, un giovane talento conteso da grandi club nemmeno fosse Ronaldo. Più che il fair play per ora vige il braccino corto. Tremano ancora una volta i tifosi rossoneri dopo le parole di Mino Raiola a Kiev: «Non garantisco che Ibrahimovic rimanga al Milan», alludendo alla voglia di Mourinho e di Real dello svedese. Con il Paris Saint Germain a fare pressing per Thiago Silva, comunque «blindato» da Berlusconi, il Milan ha già dato un addio: quello a Clarence Seedorf che ha siglato un biennale con il Botafogo, squadra del cuore della moglie Luviana alla quale il 36enne olandese aveva promesso che prima o poi lì sarebbe finito: ingaggio faraonico (da quelle parti) di 3 milioni a stagione più altro mezzo di premio.
Anche l’Inter traccheggia in attesa di piazzare i suoi senatori: il brasiliano Lucio (34 anni, 136 presenze e 5 gol in nerazzurro) ha risolto il contratto che lo legava all’Inter fino al 2014 con un ingaggio di 3,5 milioni e oggi dovrebbe firmarne uno nuovo con la Juventus che gli garantisce 2 milioni a stagione. Moratti non avrebbe voluto vedere il difensore in una concorrente italiana, ma l’offerta del turco Fenerbahçe era stata declinata dal giocatore, perplesso di giocare in un Paese musulmano lui che è fervente protestante evangelico. I soldi risparmiati per Lucio potrebbero servire per il 28enne difensore argentino Matìas Silvestre del Palermo, al momento l’unico obiettivo concreto per Stramaccioni. Via anche Diego Forlan, 33 anni, grande attesa e grande flop (20 presenze, 2 reti all’Inter): l’uruguaiano ha accettato il trasferimento in Brasile, all’Internacional di Porto Alegre, con un accordo di due anni per 2 milioni a stagione.
Ora la società milanese prova a «liberarsi» anche del 33enne portiere brasiliano Julio Cesar. Non è solo questione di età — Zoff vinse un Mondiale da 40enne — ma anche di fragilità fisica con una collezione di infortuni che ha promosso spesso Castellazzi tra i pali. Il desiderio interista resta l’udinese Handanovic. Rientrato per fine prestito Zarate alla Lazio, si attendono le destinazioni di Maicon (Chelsea in pole) e Pazzini. L’Inter punta sulla linea verde e il suo capitano, che ad agosto fa i 39 anni!, dall’Argentina manda segnali di consenso: «Saremo una squadra con le idee chiare, che vuole tornare protagonista. Si parla di una squadra giovane e sono d’accordissimo. Noi che abbiamo più esperienza daremo una mano ai più giovani per aiutarli a crescere».
La Juve è a un passo dal 20enne attaccante atalantino Manolo Gabbiadini. Domani Zeman tornerà dalla sua vacanza in Sicilia trovando una Roma «fatta». Arrivano il greco Tachtidis, 21enne centrocampista, prezioso riferimento nel Verona di Mandorlini. Alla Roma arriva anche il 24enne statunitense Bradley, brillante regista nell’ultima stagione del Chievo (al quale andrebbero Greco e Brighi). Dal Corinthians arriva anche Dodò, reduce da un grave infortunio ma considerato uno dei terzini più promettenti. La Samp annuncia Ciro Ferrara come possibile allenatore: oggi l’incontro decisivo con la federazione per risolvere il contratto da tecnico dell’under 21. L’italobrasiliano Amauri, 32 anni, torna al Parma dopo la parentesi alla Fiorentina. Per lo svizzero Behrami il club viola vuole più dei 5 milioni offerti dal Napoli.

Federico Pistone

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